Seleziona una pagina

In attesa che Fiumilandia diventi realtà nel regno deluchiano sono accaduti fatti ai confini con la fantasia.

CAMBIARE LA STORIA….

Il 70esimo anniversario della Conferenza di Messina del 1955, finita nei libri di storia come la “culla” della Comunità economica europea, è coinciso con un “relamping” storico. L’evento è stato ribattezzato Conferenza di Messina e Taormina e come tale strombazzato in ogni dove da Cateno De Luca, Federico Basile e tutti gli esponenti del gruppo (tranne rare eccezioni che forse saranno costrette a stare tre ore in ginocchio sui ceci per disobbedienza). D’accordo cambiare idea sull’Europa (rileggasi dichiarazioni anno domini 2024 campagna elezioni Europee lista Libertà) ma cambiare la storia anche no. La Conferenza e la firma della Dichiarazione di Messina si tennero a Palazzo Zanca. A Taormina si tennero i momenti conviviali, non a caso al San Domenico che è un hotel e non una sede istituzionale.

..E LA GEOGRAFIA

Pare che dopo aver cambiato la storia in un impeto di colonialismo entusiastico De Luca e Basile stiano pensando a cambiare anche la geografia, chiamando lo Stretto Stretto di Messina e Taormina, la cultura con Antonello da Messina e Taormina. A rischio la “Madonna della Lettera mittente Messina destinatario Taormina”, Dina, Clarenza e Catena, e la Vara

E’ come se i Trattati di Roma del 1957 diventassero Trattati di Roma e di Ostia perché magari i ministri erano andati a gustare il pesce.

Peraltro questa rivisitazione storica proprio nei giorni degli esami di Maturità è un pessimo esempio per i nostri studenti.