Il Fantapapa. Confesso: anche io ho una foto con papa Francesco e scherzando dico che non l’ho pubblicata su Facebook come milioni di altre persone perchè “resto umile”.
FANTAPAPA: TUTTO IL PAPA MINUTO PER MINUTO
Dal giorno della sua morte, il lunedì di Pasqua, pur ipotizzando che nei primi giorni la stampa e i social sarebbero stati monopolizzati dalla notizia, mai avrei potuto immaginare un mese di “tutto il papa minuto per minuto”, un diluvio di articoli, dirette, servizi, a reti unificate al punto che ho pensato che si fosse rotto il telecomando. Intere pagine e pagine su tutti i minuziosi dettagli della vita di papa Bergoglio, dalla nascita all’adolescenza all’albero genealogico, da interviste e aneddoti raccolti con vicini di casa, parenti di nono grado, vip che conservavano un selfie del 2015, amici del cuoco o del medico di fiducia, “papologi” di ogni ordine e grado che litigavano tra loro per decidere se fosse stato un papa di sinistra, verde, con tendenze conservatrici o un centrista con sogni rivoluzionari.
VATICANISTI SOCIAL
Mentre ci eravamo appena appassionati alle sue pagelle delle elementari o puntavamo il dito contro quei privilegiati che per ruoli politici e istituzionali hanno “saltato la fila”, ecco la successiva raffica di articoli, trasmissioni, maratone, sulle manovre pre-pre-pre conclave, che hanno lasciato spazio a quelli sulle operazioni pre-pre conclave, quindi al pre e infine all’anteprima e ora alla diretta minuto per minuto. Ci è toccato ascoltare Al Bano dichiarare che lui non sarebbe andato ai funerali di papa Francesco per non “oscurarlo” con i fedeli trasformati in fan che avrebbero chiesto a lui selfie e autografi. Ma anche un’infinità di semi vip e personaggi in cerca d’autore intervistati con domande “a piacere”, un pò come a scuola. E ancora instant book, documentari, Bignami sulle vite dei papi ed un’Italia che sui social si è svegliata con un esercito di vaticanisti. Gli stessi che fino a poche ore prima erano allenatori, esperti di politica estera e virologi e che l’unico Pizzaballa che conoscevano era l’ex calciatore la cui figurina Panini era introvabile, nel giro di una notte sono diventati fini conoscitori delle biografie dei 133 cardinali (tra i quali appunto Pierbattista Pizzaballa lontano cugino dell’ex portiere dell’Atalanta).
GOSSIP E INTRIGHI
Non lo ammetteranno mai ma sono in tanti quelli che hanno invidiato Trump per il fotomontaggio da papa, anche se tragicamente temo che lui sia davvero convinto di averne tutte le doti. Non erano neanche terminati i funerali che già erano super postati articoli su vita opere e missioni dei cardinali ammessi al Conclave, particolari su chi è rimasto fuori e perchè, curiosità su chi si era abbassato l’età pur di parteciparvi (gli over 80 sono esclusi), manuali sulle fasi pre, durante e post. Abbiamo scoperto la mappa geografica con i Paesi di provenienza di ogni singolo cardinale, corredato in alcuni casi delle ore di viaggio e dei mezzi utilizzati per raggiungere Roma. E non basta ancora, intere pagine sui Conclavi dei secoli passati, su retroscena, intrighi di palazzo, curiosità e gossip.
FANTAPAPA: CINEMA E REALTA’
Ovviamente è tornato tra i film più visti “Conclave” che però ha scontri tra i vaticanisti del gruppo “anche esperti critici cinematografici”. C’è chi a Conclave ha preferito The Two Popes, The Young Pope, Habemus Papam.. Abbiamo letto del cardinale che ha svuotato il mini bar di Casa Santa Marta salvo scoprire che non erano gratis e conosciamo a memoria tutte le regole che dovranno seguire, dal divieto d’uso di smartphone ad una corretta alimentazione.
LA PASTA DEI CARDINALI
Giuro che ho letto la ricetta della pasta che i 133 mangeranno: pasta (lunga o corta è uguale) mantecata con una noce di burro e una spolverata di parmigiano. Noi umili la chiamiamo pasta scaldata (i più esagerati pasta al burro) invece per chi sta per eleggere il papa si chiama pasta del Conclave. E giù articoli del spiegarci sulle origini di questa ricetta, che risale a quando, nel 1274, poichè per tre anni i cardinali non si mettevano d’accordo sul nuovo papa, li misero a pane e acqua.
IL TOTOPAPA
Questo dettaglio sul digiuno la dice lunga su un altro aspetto che è quello dei giochi di potere, ma per non essere dissacrante sorvolo. Nel frattempo impazzano i meme e le scommesse: sarà il primo papa di colore, sarà italiano, europeo, progressista, conservatore? Su Polymarket svetta l’italiano Pietro Parolin con un’alta probabilità di essere eletto (31%), seguito dal filippino Luis Antonio Tagle (20%). Quanto alle scommesse Parolin era quotato a 3.90, Tagle a 5.80 ma è in discesa. Si sono rivelate così preziose le mini-biografie diffuse sui media dei cardinali ed anche degli “influencer” ovvero coloro che, per età o altri motivi, non fanno parte del Conclave ma sono in grado di determinarne l’esito.. E qui entrano in ballo decine di approfondimenti, che spaziano dai secoli dei secoli fino ai più recenti, su quel che accade dietro le quinte e che ricorda da vicino vizi e virtù del sistema politico. Dietro ogni fumata nera c’è molto di più della pasta al burro. Non a caso proprio il “favorito”, cioè Parolin è finito al centro di una fake news diffusa ad arte (quella su un suo malore).
Il famoso detto “entri papa ed esci cardinale” è collegato proprio a meccanismi più tipici del potere che altro. Ad esempio quella del papa è un’elezione di secondo livello (un pò come le nostre elezioni provinciali): un gruppo ristretto vota chi guiderà l’intero popolo dei cattolici.
Un pò come le nostre elezioni provinciali di secondo livello sono fondamentali le cordate e i pacchetti di voti. Allo stesso modo le urne svelano tradimenti, nuovi amori, sigillano intese.
TIFO PER MONTENEGRO
Non so se i cardinali sono già alla pasta al burro o meno, ma io da brava campanilista faccio il tifo per Franco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, messinese e mio insegnante di religione tantissimi anni fa. Nessuno lo inserisce tra i papabili ma io incrocio le dita.


